
DOWNLOAD AUDIO
* In difesa delle Valli: Sindaci. comitati e cittadini, 09 agosto 2025
* intervista con Radio Onde Furlane, 06 agosto 2025
* messaggio petizione, ragioni, 27 luglio 2025
ASSEGNAZIONE UFFICIALE DELLA PETIZIONE ALLA
IV COMMISSIONE PERMANENTE CONSIGLIO REGIONALE FVG
download comunicazione assegnazione petizione alla IV Commiss.
download petizione n. 21, Regione FVG, parco eolico Pulfar
In data 6 ottobre 2025 il Consiglio Regionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia mi ha comunicato formalmente – tramite il Segretario Generale Stefano Patriarca e su ordine del Presidente del Consiglio Regionale Mauro Bordin – che la petizione presentata in data 25 settembre 2025 e sottoscritta da 219 cittadini in opposizione alla realizzazione nelle Valli del Torre e del Natisone in località Pulfero Monte Craguenza dell’Impianto eolico denominato “Pulfar”, è attualmente all’esame di competenza presso la IV Commissione permanente.
La IV Commissione permanente del Consiglio Regionale FVG si occupa di Lavori pubblici, edilizia, espropriazione, pianificazione territoriale, viabilità, trasporti, porti e aeroporti civili, navigazione, protezione civile, energia, parchi e riserve naturali, caccia, pesca nelle acque interne, tutela dell’ambiente e del paesaggio, cave, miniere, acque minerali. Così come le altre Commissioni già istituite, essa è un organo interno che svolge prettamente funzioni consultive, conoscitive, di indirizzo e controllo.
Nella fattispecie, la IV Commissione esaminerà tecnicamente la fattibilità della proposta avanzata nella petizione di cui sono primo firmatario e promotore assieme agli altri cittadini sottoscrittori.
La petizione – oltre ad opporsi alla costruzione del parco eolico Pulfar nelle Valli del Torre e Natisone – suggerisce di rivedere la normativa vigente per individuare aree idonee e non idonee alla costruzione di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili, con modifica dell’attuale Legge Regionale 4 marzo 2025, n. 2 ‘Norme per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili sul territorio regionale’: l’idea è di relegare la quota di produzione futura da fonte eolica già prevista a livello eurounitario, nazionale e regionale negli impegni di decarbonizzazione entro l’anno 2045, a impianti eolici in mare aperto cosiddetti parchi off-shore, escludendo la terraferma per la salvaguardia del territorio collinare e montano di tutto la Regione Friuli Venezia Giulia, senza pregiudicare la attività di pesca locale e la sicurezza della navigazione marittima.
Luca Scantamburlo
8 ottobre 2025
CONSEGNA UFFICIALE DELLA PETIZIONE E DELLE FIRME
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE FVG

In data odierna 25 settembre 2025 nel salotto del Presidente del Consiglio Regionale del FVG Mauro Bordin, ho consegnato la petizione di cui sono promotore e le relative firme sottoscritte dai cittadini in merito al progetto del parco eolico “Pulfar” previsto nelle Valli del Torre e del Natisone e proposto in Regione da un ente privato. Appoggiano la mia petizione i seguenti consiglieri regionali: Manuela Celotti, Laura Fasiolo e Marko Pisani.
Al termine dell’incontro nel Palazzo del Consiglio Regionale, un’addetta dell’ufficio comunicazione e stampa della Regione ha raccolto a caldo una mia dichiarazione audio che ha riepilogato la mia iniziativa e il suo significato e valore aggiunto di governance politica che si propone in tema di FER e governance multilivello (UE, Italia e Regione).
Ho consegnato la petizione e le firme (poco più di duecento) direttamente nelle mani del Presidente del Consiglio Regionale dopo una illustrazione della stessa ed un breve scambio di battute fra me e il Presidente Bordin.
È significativo che diverse firme siano di cittadini dell’Isontino, della Carnia e del San Danielese in solidarietà con gli abitanti delle Valli del Torre e del Natisone, ma d’accordo nel difendere tutti i crinali montani e collinari del FVG e non solo le Valli del Torre e del Natisone.
La petizione chiede una revisione normativa regionale relegando la quota energetica di decarbonizzazione da ricavare da fonte eolica (vincoli giuridici eurounitari, UE, e nazionali PNIEC), a parchi eolici flottanti in alto mare, per difendere tutto il territorio collinare e montano del FVG escludendo così la terraferma, e limitandosi al mare aperto (sufficientemente lontano dalla costa e salvaguardando la pesca marittima, in concertazione decisionale con le cooperative dei pescatori). La petizione verrà assegnata alla competente Commissione regionale per la valutazione e la istruttoria del caso e prossimamente mi verrà comunicato l’esito.
Nel comunicato del Consiglio Regionale si può leggere la dichiarazione del Presidente Mauro Bordin:
“La Commissione competente in materia di ambiente avrà la possibilità di approfondire e valutare attentamente quanto richiesto dai cittadini attraverso questa petizione – ha sottolineato il presidente dell’Assemblea legislativa, Mauro Bordin – ma la normativa nazionale ed europea in tema di energia e rinnovabili è molto stringente.



Grazie a tutti coloro che hanno sostenuto questa iniziativa e ne hanno compreso la strategia nel contesto dei vincoli giuridici eurounitari che concedono pochi gradi di libertà a livello regionale, pochi ma sufficienti per una scelta politica coraggiosa e da verificare qualora sia tecnicamente possibile.
Luca Scantamburlo
25 settembre 2025

In foto il promotore della petizione e la piccola delegazione dei cittadini firmatari che ha presenziato alla consegna ufficiale delle firme: da sinistra Eros d’Orlando (Villa Santina, Carnia), Luca Scantamburlo (promotore) e Lucio Vidoz (Staranzano).
Photo credit e rassegna stampa
Photo Credit ACON/AA-rcm
Consiglio Regionale, Presidenza
ENERGIA. PETIZIONE NO EOLICO NELLE VALLI, BORDIN: APPROFONDIREMO
https://presidenteconsiglio.regione.fvg.it/PaginePresidente/comunicatiStampaDettaglio.aspx?ID=913699
Valli del Natisone, consegnata a Bordin la petizione contro eolico
https://www.friulioggi.it/valli-del-natisone/valli-natisone-consegnata-petizione-contro-eolico-25-settembre-2025/
No a impianto eolico a Puflero, consegnata la petizione al Consiglio regionale
https://www.ilfriuli.it/economia/no-a-impianto-eolico-a-puflero-consegnata-la-petizione-al-consiglio-regionale/
CONSEGNA DELLA PETIZIONE E DELLE FIRME IN REGIONE: 25 SETTEMBRE 2025
Domani giovedì 25 settembre 2025 sarò ricevuto al Palazzo della Presidenza della Regione FVG a Trieste (Rif. “Firme in Regione contro l’eolico. Raccolte oltre 3200 adesioni”, Lucia Aviani, Messaggero Veneto, 24 settembre 2025).
Sarò accompagnato da una piccola delegazione al mio seguito rappresentativa della cittadinanza della Carnia e dell’Isontino, che hanno voluto aderire all’iniziativa. Saremo ricevuti nel cosiddetto salotto del Presidente del Consiglio Regionale FVG, situato al secondo piano del Consiglio regionale in piazza Oberdan a Trieste.
La nostra petizione, corredata dalle sottoscrizioni dei cittadini, verrà consegnata al Presidente del Consiglio Mauro Bordin e dovrebbero essere presenti anche i Consiglieri regionali che intendono sostenere le ragioni della petizione. La firma del primo firmatario della petizione verrà autenticata dal Segretario generale del Consiglio Stefano Patriarca.
La mia petizione di cui sono promotore e primo firmatario (circa 230 firme) condivide le medesime preoccupazioni dell’iniziativa del Comitato “Proteggiamo il Craguenza” a tutela delle Valli del Torre e del Natisone, e si differenzia dalla petizione del Comitato (che ha raccolto circa 3000 firme) andando a portare un piccolo contributo ulteriore perché:
1) diverse firme sono di cittadini dell’Isontino, della Carnia e del Sandanielese, in solidarietà con gli abitanti delle Valli del Torre e del Natisone;
2) chiede al Consiglio Regionale FVG una revisione della normativa regionale vigente, non generica ma specifica e mirata nell’individuare aree idonee e non idonee alla costruzione di nuovi impianti da fonti rinnovabili, relegando la quota energetica di decarbonizzazione da ricavare da fonte eolica (vincoli giuridici eurounitari UE e nazionali del PNIEC) a soli parchi eolici flottanti in alto mare, per difendere tutto il territorio collinare e montano del FVG escludendo così la terraferma e limitandosi ad aree del mare aperto (sufficientemente lontano dalla costa e salvaguardando la pesca marittima, in concertazione decisionale con le cooperative dei pescatori), e dunque difendendo tutti i crinali montani e collinari della Regione FVG e non soltanto le Valli del Torre e del Natisone.
Luca Scantamburlo
24 settembre 2025
L’ufficio preposto della Regione FVG – Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia – mi ha telefonato in data 18 settembre per comunicarmi la data di appuntamento per la consegna delle firme cartacee raccolte della petizione da me promossa in difesa del crinale del Craguenza nelle Valli del Torre e Natisone e di tutto il territorio collinare e montano del Friuli Venezia Giulia, con la quale chiediamo alla Regione di non realizzare il parco eolico “Pulfar” per tutta una serie di criticità geologiche, di ragioni in difesa del territorio, delle attività economiche agricole e biologiche e della biodiversità (avifaunistica e chirotteri), rivedendo al contempo la normativa regionale che individua aree idonee e non idonee.
Se tutto verrà confermato, giovedì 25 settembre 2025 a Trieste consegnerò le firme raccolte e la petizione di persona al Presidente del Consiglio della Regione Friuli Venezia Giulia.
Grazie a tutti coloro che hanno partecipato.
Luca Scantamburlo
18 settembre 2025
RISPOSTA DELLA REGIONE FVG: ESITO CONTROLLO PETIZIONE E ATTESA DATA PER IL DEPOSITO DELLE FIRME
In data 7 agosto 2025 la Regione Friuli Venezia Giulia ha risposto quanto segue dopo aver proceduto al controllo della documentazione anticipata via posta:
[…] “abbiamo ricevuto i documenti della petizione in oggetto che desidera depositare. Il vostro modello per la raccolta delle sottoscrizioni da voi denominato “riassunto”, contenente le firme dei cittadini e la parte riguardante il trattamento della privacy è correttamente formulato. Il modello riportante il c.d. “testo integrale” della petizione invece, essendo privo delle sottoscrizioni, non può essere considerato come petizione. Non appena il Presidente avrà fissato una data di incontro per il deposito della petizione sarà nostra cura contattarvi.”
PO Assemblea e organi consiliari, Consiglio Regionale Friuli Venezia Giulia
Naturalmente resto perplesso e un po’ amareggiato in merito al testo non accettato “integrale” di sette pagine, da cui il riassunto sottoscritto in calce al testo. Infatti il modulo in formato Word disponibile sul sito della Regione, aveva come piè di pagina l’avvertenza: “N.B.: Le firme devono essere apposte in calce al testo della petizione. Ogni foglio contenente firme deve riportare il testo della petizione, eventualmente riassunto.” È chiaro che ciò presuppone una petizione a monte, riassunta eventualmente nei moduli da sottoscrivere. Quindi per logica le firme andrebbero apposte solo sui moduli con il testo riassunto e non in calce al testo integrale. Invece l’interpretazione data dagli uffici della Regione è che le firme devono essere apposte in calce al testo della petizione, non solo ad un riassunto.
Nel modulo di sottoscrizione disponibile in download nel sito della Regione – Modulistica Modello per la raccolta di firme per presentare una petizione – formato Word (docx), si dice che
“N.B.: Le firme devono essere apposte in calce al testo della petizione. Ogni foglio contenente firme deve riportare il testo della petizione, eventualmente riassunto.”
Ciò può a mio avviso trarre in inganno e far pensare che il testo della petizione possa esistere senza le firme dei sottoscrittori, apposte in calce al riassunto della petizione stessa. Invece di altro avviso è l’ufficio preposto del Consiglio Regionale della Regione Friuli Venezia Giulia. Il testo della petizione per essere ritenuto regolare deve avere le firme dei sottoscrittori in calce.
Farò, faremo oppure altri faranno tesoro di questa esperienza, per il futuro.
Il testo della petizione ritenuto valido per il deposito assieme alle firme è dunque quello con titolo e riassunto nei moduli, non il testo di sette pagine rigettato, cioè il seguente
Fortunatamente nel modulo il titolo della petizione riporta la chiara espressione: “per la salvaguardia del territorio collinare e montano di tutto il FVG”.
Sarà mia cura avvisare quando verrà fissata la data per la consegna ufficiale a Trieste delle firme raccolte.
Luca Scantamburlo
7 agosto 2025
AVVISO IMPORTANTE: CANCELLAZIONE DATI PERSONALI E REGOLARITÀ DELLE FIRME DELLA PETIZIONE
Chi avesse già sottoscritto la petizione qui proposta sulla problematica del parco eolico Pulfar tramite la signora Maura in appoggio a Fermarket di Remanzacco — la signora Maura è titolare della Sartoria Mauras di Viale Trieste, 112 a Udine — passi da lei entro e non oltre il 14 agosto 2025 per sottoscrivere correttamente la petizione sul modulo firme regolare a disposizione presso il negozio (si legga bene il testo della petizione riassunta prima di apporre la propria firma in calce alla petizione stessa). Qualora qualcuno non avesse fatto in tempo a sottoscrivere la petizione in alcuno dei punti di raccolta già allestiti, può naturalmente aggiungersi all’ultimo momento e firmare presso la Sartoria Mauras entro la data indicata.
Si ringrazia la signora Maura per la collaborazione e aver messo a disposizione la propria energia e tempo, così come si ringraziano tutti coloro che hanno già sottoscritto.
I dati personali delle firme raccolte non in modo regolare (assenza del testo riassunto della petizione al momento della firma, sul retro del foglio), verranno cancellati dal sottoscritto come previsto dalla normativa vigente GDPR, in quanto venute meno le ragioni della raccolta e conservazione (art. 17, par. 1 del GDPR) e non rispettato il regolamento regionale per la raccolta e consegna della petizione regionale.
I dati personali delle firme che verranno consegnate in Regione, saranno trattati dalla Regione come da normativa vigente dal momento della loro acquisizione.
Luca Scantamburlo
06 – 09 agosto 2025, aggiornamento 18 settembre 2025
FINE RACCOLTA FIRME DELLA PETIZIONE, 3 AGOSTO 2025
Si ringrazia il comitato il Quadrifoglio di Staranzano (referente Lucio Vidoz) e tutti i liberi cittadini delle Valli del Natisone e Torre, di Cividale del Friuli, Remanzacco, Udine e San Daniele del Friuli. Un ringraziamento particolare alle genti dell’Isontino e alla popolazione della Carnia che con gli abitanti di Tolmezzo e di Villa Santina hanno dato prova di solidarietà e sensibilità, sottoscrivendo questa petizione che sostiene la difesa di tutte le Valli e chiede alla Regione una tutela normativa specifica ed esclusiva dell’intero territorio collinare e montano del Friuli Venezia Giulia, in particolare i suoi crinali, prati e radure montane, andando a modificare la normativa regionale vigente che individua aree idonee e non idonee per impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili, relegando la quota di energia rinnovabile da eolico prevista al 2045 in FVG per la decarbonizzazione a soli parchi off-shore in mare aperto ed escludendo l‘on-shore, senza pregiudicare l’attività di pesca locale e la sicurezza della navigazione marittima.
DEPOSITO UFFICIALE DELLA PETIZIONE ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO REGIONALE FVG
Le firme e la petizione stessa verranno trasmesse telematicamente dal sottoscritto nella prima settimana di agosto 2025 al Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, ove gli uffici competenti vaglieranno validità di moduli delle firme e petizione, perché poi il Presidente del Consiglio Regionale del FVG fissi un appuntamento e una data per l’incontro e il deposito ufficiale della petizione e delle firme a Trieste nella sede della Regione.
Luca Scantamburlo
3 agosto 2025
TESTO PETIZIONE (non accettato doc. 7 pagg.)
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download AUDIO DEL PROMOTORE
Commento sulla proposta alla Regione di modificare la Legge regionale che individua aree non idonee e idonee, relegando la quota eolica a soli eventuali parchi eolici off-shore per salvaguardare tutti i crinali montani e collinari del FVG (nel rispetto della attività della pesca marittima)
OGGETTO DELLA PETIZIONE
Sono soggetto promotore di una petizione popolare disciplinata agli articoli 134 e 135 del Regolamento interno del Consiglio Regionale del FVG – a salvaguardia delle Valli del Torre e del Natisone e di tutto il territorio collinare e montano della Regione Friuli Venezia Giulia – rispetto alla possibile costruzione di parchi eolici per generare energia da fonte rinnovabile, come stabilito dal PNIEC nazionale e dal Piano regionale energetico della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, in ottemperanza al diritto eurounitario vincolante giuridicamente.
TITOLO DELLA PETIZIONE
“Opposizione della cittadinanza alla realizzazione nelle Valli del Torre e del Natisone in località Pulfero Monte Craguenza dell’Impianto eolico denominato “Pulfar” di potenza nominale pari a 28,8 MW ‒ integrato con un sistema di accumulo di potenza nominale pari a 20 MW da realizzarsi nei Comuni di Pulfero, Torreano, Cividale Del Friuli, Moimacco e San Pietro al Natisone (UD) ‒ a tutela della biodiversità (avifauna, in particolare chirotteri), della salute umana e dell’ambiente (in particolare carsico-speleologico, rif. Grotte naturali di San Giovanni d’Antro) e della crescita economica e turistica delle “aree interne” interessate; suggerimenti per individuare aree idonee, con modifica della Legge Regionale 4 marzo 2025, n. 2 ‘Norme per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili sul territorio regionale’: realizzazione off-shore di impianti rinnovabili eolici in mare aperto, per la salvaguardia del territorio collinare e montano di tutto il FVG, senza pregiudicare la attività di pesca locale e la sicurezza della navigazione marittima”.
RIASSUNTO DELLA PETIZIONE / ABSTRACT (accettato)
Si sottolinea nel testo della petizione indirizzata al Consiglio Regionale, le motivazioni e le argomentazioni della cittadinanza sottoscrittrice che si oppone al progetto “Pulfar”, in difesa del territorio delle Valli del Natisone e del Torre, un unicum paesaggistico, storico-culturale, agricolo e di biodiversità da preservare da opere impattanti, perché costituente un emblema della geografia complessa del Friuli Venezia Giulia.
Si ricorda la grotta di San Giovanni d’Antro, bellezza naturalistica le cui propaggini potrebbero estendersi anche sotto il crinale del monte Craguenza, sito scelto per le 4 pale eoliche. Si evidenzia la possibile presenza in loco di luoghi di riproduzione di chirotteri (“pipistrelli”), specie protetta a livello europeo e nazionale e su cui l’Italia ha precisi vincoli giuridici. Si menziona la presenza a poca distanza dagli aerogeneratori in progetto, del castagno secolare di Pegliano, albero monumentale. Si ricorda che le aree agricole destinate a produzioni agroalimentari di qualità, quali le produzioni biologiche, sono aree non idonee secondo la normativa regionale. Si dà il caso che sul crinale del Craguenza vi sono aziende che producono fieno per foraggio di origine biologica, e dunque la zona suddetta rientrerebbe nella tutela delle “Aree agricole con produzioni di qualità (biologiche, DOP, IGP, ecc.)”
Si sottolinea altresì l’impatto di un simile mastodontico impianto eolico sul futuro delle Valli del Torre e del Natisone: il progetto eolico “Pulfar” non riguarda solo i Comuni coinvolti di Pulfero e Torreano, ma tutto l’ecosistema delle Prealpi Giulie: “Minaccia il modello di sviluppo sostenibile che stiamo costruendo, basato sul turismo lento, sulla valorizzazione delle risorse naturali e culturali, sulla tutela dell’ambiente”. secondo i sindaci riunitisi per discutere l’impatto dell’opera di pubblica utilità proposta sul territorio, inoltre l’impianto “comprometterebbe in modo irreversibile la salvaguardia del paesaggio, della fauna e della popolazione”. (rif. Ordine del giorno dell’Assemblea straordinaria della Comunità di montagna del Natisone e Torre, 15 comuni, assemblea straordinaria del 22 luglio 2025).
Infatti proprio recentemente le Valli del Torre e del Natisone sono state riconosciute come Aree Interne (interessate da marginalizzazione, spopolamento e invecchiamento) dalla Strategia Nazionale Aree Interne programmazione 2021-2027 (Pulfero Comune SNAI classificato come D-intermedio, Torreano idem).
Negli ultime decadi le Valli del Natisone e del Torre hanno conosciuto un progressivo ed inesorabile spopolamento ed invecchiamento: si è passati da una popolazione che ancora contava decine di migliaia di abitanti negli anni Cinquanta del secolo scorso, alle poche migliaia di abitanti dei giorni nostri.
Si suggerisce infine alla Regione di rivedere la normativa regionale 4 marzo 2025 n. 2 “Norme per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili sul territorio regionale”, con specifici emendamenti sulle aree idonee e non idonee alla installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, privilegiando una politica energetica che realizzi in mare aperto, impianti eolici galleggianti, lontani dalla costa sufficientemente da non pregiudicare le attività della pesca marittima e la sicurezza della navigazione marittima. Il vantaggio di impianti e parchi eolici off-shore sarebbero: parchi produttori di decine o centinaia di megawatt, ridotti espropri, un minor impatto ambientale e acustico e minore rischio sulla salute umana: infatti gli impianti eolici off-shore sono localizzati generalmente oltre la linea dell’orizzonte visibile e pertanto parchi eolici in mare aperto avrebbero l’effetto di ridurre sia l’impatto visivo sia quello acustico; vi sarebbe altresì una maggiore facilità di trasporto via nave del materiale e dell’assemblaggio delle componenti delle torri; inoltre i maggiori oneri dovuti ai costi di installazione e manutenzione, nel tempo dovrebbero scendere con l’avanzare della tecnologia degli stessi impianti.
PUNTI DI RACCOLTA FIRME
- Fermarket di
Maurizio Tomasetig
Edicola e ferramenta
Piazza Paolo Diacono 5/A, Remanzacco (UD) - Parafarmacia Vivillife
del Dr. Fabrice Vivirito
Via della Cooperativa 4B
Tolmezzo (UD) - Cartoleria Cartoljet
Signora Katia
Via Martiri della Libertà 63
Staranzano (GO)
Possono sottoscrivere la petizione regionale (ai sensi del Reg. interno consiliare art. 134) i cittadini italiani residenti o nati in Friuli Venezia Giulia. I moduli con gli spazi per firme e le autocertificazioni (con una sintesi della petizione riportata in ogni foglio) per la sottoscrizione della mia petizione regionale saranno a disposizione della cittadinanza fino a venerdì 1 agosto 2025, compreso. Si raccomanda di leggere attentamente il testo di sette pagine prima di sottoscriverla o, in alternativa, il riassunto riportato sul modulo firme.
Fine raccolta firme: 3 agosto 2025.
TRATTAZIONE DATI PERSONALI / INFORMATIVA E PRIVACY
Informativa ai sensi dell’articolo 13 del Regolamento UE 2016/679 (GDPR).
Si informano i sottoscrittori che i dati compresi nella presente iniziativa, di cui è facoltativo il conferimento, saranno utilizzati secondo quanto previsto dall’articolo 9 comma 2 lettera g) del GDPR per le finalità connesse con il procedimento di esame della petizione e per finalità di archiviazione per pubblico interesse secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali), dal Decreto Legislativo 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) e dall’articolo 134 del Regolamento Interno del Consiglio Regionale.
Fase raccolta firme
Nella fase di raccolta delle firme Titolare del trattamento è il soggetto promotore (Luca Scantamburlo nella fattispecie), sia esso una singola persona fisica, più persone fisiche, o un soggetto collettivo (persona giuridica, associazione, movimento o partito politico), rappresentato da una persona fisica. Come Titolare del trattamento il soggetto promotore è tenuto al pieno rispetto delle norme sulla protezione dei dati personali e risponde di eventuali violazioni. l soggetto promotore, salvo che abbia raccolto apposito e valido consenso a tale scopo da ciascun sottoscrittore, non può trattare i dati per altre finalità.
Cancellazione dei propri dati personali / revoca sottoscrizione petizione al Cons. Reg. FVG
Chi volesse la cancellazione perché ha cambiato idea o non ha letto con attenzione la petizione o il riassunto della petizione presente sul modulo stesso della firma, può sempre richiedere la cancellazione dei propri dati personali al sottoscritto prima dell’invio delle firme alla Regione, scrivendo entro e non oltre il 3 agosto 2025 (data fine raccolta firme e inizio periodo di trasmissione alla Regione) al seguente indirizzo:
info@lucascantamburlo.eu
oppure all’indirizzo
human_civil_rights@protonmail.ch
Luca Scantamburlo
Fase di esame da parte del Consiglio Regionale
Dal 4 agosto 2025 i dati saranno comunicati al Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, che diventa il Titolare del trattamento. Il Responsabile della Protezione dei Dati (RPD) è raggiungibile al seguente indirizzo: piazza G. Oberdan n. 6, Trieste; email: rpd.consiglio@regione.fvg.it .
Il trattamento dei dati sarà svolto con modalità manuale, nel rispetto di quanto previsto dall’art. 32 del GDPR, ad opera di soggetti appositamente incaricati ed in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 29 del GDPR. I dati personali forniti saranno trattati per il periodo di tempo necessario per il conseguimento delle finalità per le quali sono raccolti e conservati per scopi di archiviazione nel pubblico interesse. I dati non saranno trasferiti né in Stati membri dell’Unione Europea né in Paesi terzi non appartenenti all’Unione Europea. In ogni momento, in qualità di Interessato, ciascun cittadino firmatario potrà esercitare i propri diritti, ai sensi e per gli effetti degli articoli dal 15 al 22 del GDPR, nei confronti del Consiglio regionale. Ricorrendone i presupposti, ai sensi dell’art. 13, par. 2, lettera d) del GDPR, gli interessati hanno la facoltà di proporre reclamo all’Autorità di Controllo Italiana – Garante per la protezione dei dati personali – secondo le modalità indicate dal Garante medesimo sul sito Internet istituzionale alla pagina: https://www.garanteprivacy.it/home/modulistica-e-servizi-online/reclamo. Ulteriori informazioni sono rinvenibili sul sito del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia www.consiglio.regione.fvg.it.
Aggiornamento: 31 luglio 2025
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Testo integrale della petizione al Consiglio FVG (non accettato dalla Regione FVG)
DELIBERAZIONE DELL’ASSEMBLEA DEI SINDACI, Comunità di Montagna del Natisone e Torre, 22 luglio 2025
DOCUMENTAZIONE Regione Autonoma FVG, Progetto di un impianto eolico denominato “Pulfar” di potenza nominale pari a 28,8 MW integrato con un sistema di accumulo di potenza nominale pari a 20 MW da realizzarsi nei Comuni di Pulfero, Torreano, Cividale Del Friuli, Moimacco e San Pietro al Natisone
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